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Lo scioglimento degli Elio e le Storie Tese

Dopo trentasette anni di carriera musicale, il gruppo Elio e le storie tese ha annunciato lo scorso ottobre l’imminente scioglimento, che sarà definitivo dopo il concerto del Mediolanum Forum in programma per il 19 dicembre.

Gruppo poliedrico e sicuramente dal genere particolare, nonostante abbia principalmente un seguito di nicchia per lo più tra coloro che ascoltano rock progressivo e demenziale, il gruppo Elio e le storie tese è ampiamente conosciuto in tutto il panorama musicale grazie alle due partecipazioni a Sanremo, una del 1996, con la famosissima La Terra Dei Cachi, che valse loro il secondo posto e il premio della critica “Mia Martini” e una nel 2013 con La Canzone Mononota, che non solo ripeté gli accadimenti di diciassette anni prima classificandosi seconda e vincendo il premio della critica, ma fece vincere loro anche il premio per il miglior arrangiamento e quello della Sala Stampa Radio, Web e Tv.

Il gruppo formato da Stefano Belisari, Nicola Fasani, Davide Civaschi, Christian Meyer, Antonello Aguzzi e Sergio Conforti nella formazione ufficiale, è composto per la maggior parte da musicisti polistrumentisti e utilizza all’interno dei suoi pezzi anche suoni elettronici e strumenti insoliti nelle rock band come flauti traversi, diamoniche e maracas.

Le prime esibizioni in pubblico della band risalgono agli anni ’80 quando il gruppo, in formazione e con non ancora tutti i componenti definitivi , iniziò a suonare in alcuni concerti, proponendo principalmente cover di brani rock e alcuni dei primi approcci musicali e compositivi operati dai componenti della band.

Riguardo allo scioglimento, Stefano Belisari alias Elio ha sottolineato l’importanza di aver capito quando smettere, poiché assieme agli altri componenti del gruppo si è reso conto di non riuscire più a parlare ai giovani come prima, in quanto sono altre le figure che al giorno d’oggi riescono ad entrare in comunicazione con loro.

Non senza la solita ironia che lo contraddistingue, ha proseguito con un affondo contro la stampa, che a suo parere dovrebbe essere più tecnica e informata quando parla di musica, senza dover solo considerare classifiche o vendite dei dischi.

In una delle interviste Elio, ha voluto ricordare un vecchio componente della band, Feiez, scomparso il 23 dicembre del 1998, durante un concerto della Biba Band, a causa di un’emorragia cerebrale; parlando della vicenda, visibilmente emozionato a distanza di anni, ha sottolineato quanto nonostante la tragicità dell’evento, a suo parere non esiste morte migliore per un musicista, perché si va via mentre si sta facendo “la cosa che ti piace di più al mondo“.

Oltre ai successi sanremesi, gli Elii devono gran parte della loro popolarità e dell’affetto dei fan alla partecipazione a diversi programmi televisivi come Mai Dire Gol e a trasmissioni radiofoniche.

Dal 1993 il gruppo viene inserito nella programmazione di Radio Deejay, con il programma “Cordialmente Senza Freni” che continua ancora oggi ad andare in onda.

Definiti da molti critici musicali come la band italiana migliore di tutti i tempi, gli Elio e le storie tese hanno attraversato quasi quattro decenni di musica sopravvivendo all’avvento di nuovi generi, gruppi e cantanti, senza discostarsi mai troppo dal loro stile originario e al contempo innovando e rinnovando ogni nota ed ogni parola in ogni singola esibizione.

Quello del 19 dicembre perciò, si prospetta non solo come il Concerto Definitivo, ma come uno spettacolo nello spettacolo che vedrà Elio e le storie tese lasciare un segno indelebile nella storia della musica italiana contemporanea.

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