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Grandi artisti al Collisioni Festival di Barolo

Le dolci colline e i castelli medievali di Barolo, ancora una volta, sono stati la cornice del Collisioni Festival chiuso con il record di presenze.

L’evento, nato nel 2009 per volere di un gruppo di scrittori e giornalisti italiani, ha confermato la vocazione agri rock riuscendo a fondere musica, letteratura, cinema ed enogastronomia.

Il Festival, unico nel suo genere, negli anni ha conquistato artisti italiani e stelle internazionali: da Alessandro Baricco a Bob Dylan, dal premio Nobel Dario Fo ai Jamiroquai.

Molto intenso il programma di quest’anno che dal 14 al 18 luglio ha visto alternarsi sul palco Daniele Silvestri, Carmen Consoli e Max Gazzè, i Placebo, il super ospite Robbie Williams e Renato Zero, mentre il 27 luglio The Offspring a Barolo hanno salutato la nona edizione della kermesse.

Sommario

Silvestri, Consoli e Gazzè aprono il Collisioni Festival Barolo

Il 14 luglio, in Piazza Rossa (durante il festival sono stati assegnati dei colori alle piazze per facilitare l’orientamento), il sipario della nona edizione del Collisioni Festival si è alzato all’insegna della musica italiana.

Daniele Silvestri, Carmen Consoli e Max Gazzè sono stati i raffinati interpreti della prima e della seconda giornata.

I tre musicisti sono amici da tempo e per la prima volta si sono esibiti come fossero una band. Il trio ha proposto una scaletta lunghissima che ha necessitato di 31 chitarre, 15 tastiere, 2 batterie, 6 bassi e ben 36 musicisti.

Vento d’estate, Fiori d’arancio, Teresa, L’ultimo bacio, Salirò sono alcuni dei brani cantanti in uno spettacolo irripetibile, ricco di sonorità e sfumature.

L’esclusiva performance è stata replicata anche il giorno seguente.

I cantanti italiani al Collisioni Festival

Dopo il bis del trio Silvestri-Consoli-Gazzè, il 15 luglio, tra Piazza Rossa e Piazza Verde si sono alternati volti noti ed emergenti del panorama musicale italiano: Chiara, Michele Bravi, Riky dell’ultima edizione di Amici, Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti, Elodie, il tandem Zampaglione-Gensini, Elisa e Red Canzian.

Il 16 luglio, Paola Turci ha aperto la terza giornata che in un crescendo di performance ha visto alternarsi Giorgia, Raphael Gualazzi, Fabrizio Moro, Enrico Ruggeri e Roberto Vecchioni.

I Placebo irrompono al Collisioni Festival Barolo

Piazza Colbert, nel cuore delle Langhe, era gremita per l’attesissimo concerto dei Placebo a Barolo.

La band di Brian Molko ha regalato un’esibizione favolosa al pubblico italiano celebrando al meglio i vent’anni di carriera.

Uno show esplosivo che ha seguito la scaletta del “20 Years of Placebo Tour“.

L’inizio era affidato a Pure Morning, poi Loud Like Love, Soulmates, Special Needs, Twenty Years. Repertorio di grandi classici per un’esibizione degna dei giganti della musica dal vivo.

Molta gestualità e nessun discorso sull’inquinamento globale o sull’uso esasperato della tecnologia. Running Up That Hill ha chiuso il cerchio.

Portare al Collisioni Festival sonorità rock lontane da quelle classiche di Bob Dylan, Sting, Mark Knopfler poteva essere un rischio, ma la scommessa è stata vinta.

Robbie Williams conquista il Collisioni

Eclettico animale da palcoscenico, Robbie Williams a Barolo ha mandato in delirio la piazza Rossa il 17 luglio.

Il Re del pop mondiale non si è fatto attendere iniziando puntuale l’ “Heavy Entertainment show”. Si è presentato in accappatoio nero da pugile circondato da sensuali ballerine.

Un’ora e mezza in cui ha cantato i medley delle sue canzoni più note: She’s The One, Love my Life, la cover di Freedom di George Michael e perfino Back for good, una delle hit con i Take That.

Un “one man show” con pochi effetti pirotecnici e molta empatia verso i 12 mila presenti. Si è lasciato andare a qualche battuta di spirito e ha inscenato divertenti siparietti.

Non è mancato il fuori programma: un toccante duetto con il padre cantante Pete Conway sulle note di un pezzo di Frank Sinatra.

Curiosità: Robbie Williams ha chiesto agli organizzatori una bottiglia di Barolo 1974, suo anno di nascita.

Renato Zero incanta 100 mila persone al Collisioni Festival Barolo

Il 18 luglio è toccato a Renato Zero andare in scena. L’artista ha illuminato Piazza Colbert con Zerovskij, il disco di inediti uscito a maggio.

Il cantautore romano ha voluto mandare messaggi chiari e inequivocabili al pubblico raccontando la storia umana attraverso Odio, Amore, Tempo, Vita e Morte.

Ha riscoperto l’amore per la recitazione allestendo uno spettacolo colossale con un’orchestra dal vivo di ben 100 elementi e scenografie da brivido.

In scaletta tutte le canzoni del nuovo album e solo qualche concessione ai successi passati. Nessuna apologia o autocelebrazione dei suoi 50 anni di carriera, anzi.

Renato Zero ha reinventato se stesso e guarda al futuro. Uno show inedito e intenso per 100 mila spettatori, fra questi anche Ron.

Il 29 luglio a Lajatico, nel Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli, ha riproposto lo spettacolo.

Offspring a Barolo: chiusura con il botto per il Collisioni

L’ultimo appuntamento del Collisioni Festival è stato il concerto degli Offspring giovedì 27 luglio. Un’esplosione di energia tra le silenziose colline di Barolo.

I Punkreas hanno riscaldato l’atmosfera e la band californiana non ha tradito le aspettative scatenandosi nel suo punk rock.

Una festa iniziata con un po’ di ritardo, ma il sound delle chitarre distorte ha fatto ballare la generazione che negli anni Novanta entrava nell’adolescenza. Ritornelli hardcore e bassi a tutto volume in Come out and play, Why don’t you get a job, Hit that e Gone away.

La scaletta interpretata dai ragazzi terribili del leader Dexter Holland era ben congegnata: momenti di delirio ritmico si sono alternati a pause melodiche più distese, mentre un pogo incessante ha martellato il pubblico culminando in pezzi quali Pretty fly, e The kids aren’t all right.

Una vera e propria collisione finale.

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